Condizionatori ad Acqua

Quando inizia ad avvicinarsi la stagione calda, sentiamo immediatamente l’esigenza di climatizzare gli ambienti nel miglior modo possibile.

I condizionatori esistenti sul mercato sono tanti ed è importante fare le giuste valutazioni prima di scegliere quello perfetto per la nostra casa.

Una categoria che sta acquisendo sempre più notorietà è quella dei condizionatori ad acqua.

Capiamo insieme il funzionamento e tutte le caratteristiche principali di questa tipologia di condizionatori.

Condizionatore ad acqua: come funziona

I condizionatori ad acqua sono chiamati anche ventilconvettori e il loro meccanismo di funzionamento, basato sulla diffusione forzata dell’aria calda o fredda e sulla circolazione dell’acqua, è il seguente:

• l’aria calda passa in una zona in cui è presente dell’acqua;
• il calore dell’aria viene incanalato da una ventola;
• l’aria attraversa il pacco alveolare, in cui si trova l’acqua;
• un refrigeratore raffredda l’acqua;
• l’acqua fredda rinfresca l’aria che, poi, sarà diffusa in ogni ambiente della casa.

Grazie a questo tipo di funzionamento, i condizionatori ad acqua hanno consumi inferiori rispetto agli altri sistemi di climatizzazione.

Funziona allo stesso modo anche il condizionatore ad acqua portatile che, in più, ha il vantaggio di poter essere trasportato nelle stanze che preferiamo.

Questo, però, non deve essere confuso con i ventilatori che utilizzano acqua o ghiaccio per rinfrescare la casa e che puoi trovare nell’apposita sezione del nostro sito.

I condizionatori ad acqua portatili hanno un’autonomia che va dalle 6 alle 8 ore, dopo le quali la vaschetta dell’acqua calda può essere sostituita con una di acqua fredda.

Pregi e difetti

Per scegliere nel modo adatto il migliore è opportuno valutare i pro e i contro di questo prodotto.

Analizziamoli nel dettaglio.

I principali vantaggi sono:

• può essere installato su qualsiasi tipo di parete;
• non è necessario fare dei fori nel muro: non deve per forza avere un’unità esterna, poiché utilizza l’acqua e non l’aria per raffreddare il condensatore;
• può essere utilizzato anche come sistema di riscaldamento in inverno poiché sfrutta l’acqua calda erogata dalla caldaia che ha una temperatura inferiore (40-50 °C) ai radiatori tradizionali e permette di risparmiare combustibile;
• nei mesi estivi riduce l’impatto sulla bolletta dei sistemi di raffreddamento: il meccanismo di raffreddamento permette una prestazione termica elevata e un buon ricircolo dell’aria. Il gas refrigerante è lo stesso dei classici sistemi di raffreddamento, ma l’acqua di rete raffredda il motore e finisce nello scarico.

L’unico svantaggio di un condizionatore di questo tipo, invece, è la maggiore rumorosità rispetto a un condizionatore ad aria. Quello ad acqua, infatti, è posizionato all’interno e non all’esterno degli edifici, dato che necessita di un tubo d’acqua e di uno scarico.

Dove scaricano i condizionatori senza unità esterna?

Gli impianti di climatizzazione che non hanno un’unità esterna sono formati dallo split dell’aria condizionata con il motore all’interno. In questo modo, possono scaricare la condensa direttamente all’esterno in una cassetta predisposta, oppure scaricano all’interno della vaschetta di raccolta.

Se vuoi saperne di più sui condizionatori senza unità esterna, ti invitiamo a visitare la sezione del nostro sito dedicata a questo argomento.